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Disegnando pensieri

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remotti

Di Isabella Bellitto

“Remotti di Carta” La Mostra

La fantasia serve ad unire ciò che comunemente ci sembra scontato; leggiamo, disegniamo, parliamo, pensiamo. Avete mai provate a disegnare su un pezzo di carata le vostre parole? Remo Remotti lo ha fatto e giovedì 18 febbraio presso il MACRO, il Museo d’Arte Contemporanea di Roma, potrete osservare i suoi lavori.

“Remotti di Carta” è il titolo della mostra curata da Gianluca Marziani e promossa da Roma Capitale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e organizzata da Mismaonda. Carte, disegni, racconti e fumetti e altre opere di Remotti, noto al pubblico per le sue poesie e la sua attività di attore e paroliere militante.

Le sue opere sono state create seguendo due direzioni: da una parte il ruolo di scultore che manipola materiali di scarto con la coscienza epocale del Pop  e dall’altra il suo rifugiarsi in uno spazio meditativo per dedicarsi ai disegni su carta. Il silenzioso disegno sembra sussurrare parole poetiche da lui pensate, pronte ad essere recitate come in “Mamma Roma addio”. La mostra è divisa in “Tre cicli a Fumetti” che uniscono le parole alle immagini, un racconto della società del Dopoguerra con un tocco di ironia, con i vizi pubblici e privati, il sesso, la politica e la cultura. Elemento non utilizzato dall’artista è il colore, con lo scopo di lasciare gli spettatori il compito di “Vestire  un’ idea”.

Il primo ciclo è “Viaggio in Perù”,dove  gli elementi rappresentati possiedono un tocco magico, mescolando la verità con la finzione. Il secondo ciclo, “Remotti a Fumetti”, è un viaggio autobiografico attraverso le diverse vite dell’artista; l’ultimo ciclo, “Manco li Cani”, è un racconto rappresentato da cani che parlano come vecchi trasteverini con diretto riferimento politico, decisamente antifascista.

La mostra che rimarrà aperta al pubblico fino al 30 marzo, è tra quelle da non perdere per la sua particolarità e per la sua invocazione alla fantasia.


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