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Gubbio, dove il Medioevo vive ancora

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Un consiglio per chi è in cerca di una cittadina italiana medievale in tutto e per tutto dopo così tanti secoli? Visitare Gubbio, in Umbria, alle falde del monte Ingino. Borgo di antica origine (ancora fondamentali le Tavole Eugubine, il documento più importante dell’Italia pre-romana), raggiunse nel quattordicesimo e nel quindicesimo secolo il suo massimo splendore, divenne un importante centro manifatturiero e assunse quel carattere antico, romanico, semplice ed elegante, che la caratterizza ancora oggi. Scoprire Gubbio è fare un vero tuffo nel passato, seguendo gli stessi itinerari del grande Santo d’Umbria, San Francesco, e ammirando le mille sfaccettature di una città che appare fuori dal tempo.

Gubbio da scoprire: sono molte le attrazioni di questa cittadina che vanta una storia molto antica, a partire dal teatro romano, risalente al primo secolo (con tanto di Antiquarium e Mausoleo) alle testimonianze medievali più interessanti: tra queste il Palazzo dei Consoli, in stile gotico, il monumento più rappresentativo della città sulla bellissima Piazza Grande, il Palazzo Pretorio, il Palazzo Ducale e la Cattedrale dei Santi Mariano e Giacomo, che presenta ancora tutta la purezza del romanico autentico. Ma da vedere c’è anche la Gola del Bottaccione, di grandissima importanza geologica.

Sulle tracce di San Francesco: la storia del Lupo di Gubbio (forse, in realtà, metafora di un bandito riconciliato grazie all’incontro con il Santo) è conosciuta da tutti fin da bambini, e da sempre gran parte della fama della città è legata a San Francesco. Secondo la tradizione, dopo essersi allontanato da Assisi Francesco trovò asilo presso la famiglia degli Spadalonga, e fu proprio qui che avvenne la sua vera conversione. Gubbio è una delle principali tappe di una miriade di itinerari di pellegrini (su tutti il Cammino di Assisi), e ospita anche la chiesa di San Francesco, costruita presso il fondaco degli Spadalonga.

Gubbio e la gastronomia: come gran parte dell’Umbria, Gubbio è una capitale dell’enogastronomia di qualità e della cucina di terra, e fa parte anche dell’Associazione nazionale Città del tartufo. Il piatto più caratteristico di Gubbio è la crescia, specialità a base di pane e farina, acqua e bicarbonato, da gustare farcita con salsiccia, pecorino, prosciutto, erbe aromatica di campagna, o anche nelle varietà “di Pasqua” (al formaggio), “al panaro” (con affettati) e “con friccò” (di anatra, pollo, coniglio o agnello). Tra i dolci, le ottime castagnole fritte.

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